lunedì 22 ottobre 2012

PERCEVERANCE - Persistence In Time

Informazioni
Gruppo: Perceverance
Titolo: Persistence In Time
Anno: 2012
Provenienza: Italia
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: myspace.com/perceverancesv - perceverance[at]hotmail.it
Autore: Dope Fiend

Tracklist
1. Gambling With The Death
2. Soldiers Of Tomorrow
3. Chaosgeddon
4. The Evil Of A Time To Come

DURATA: 22:30

I Perceverance sono un quartetto savonese formato da musicisti non proprio inesperti e la cui opera prima è un demo dal titolo "Persistence In Time".
Non vi tedierò con i particolari di come io sia venuto in possesso di questo disco ma vi posso riferire come il tutto sia stato frutto di un incontro che definire fortuito sarebbe decisamente un eufemismo.
Bando alle ciance: i Perceverance si presentano a noi con quattro tracce che sono indubbiamente devote al Thrash d'annata e dunque, fatta questa premessa, non vi stupirete nell'ascoltare una "Gambling With The Death" che pesca a piene mani dalla Bay Area, mettendo un accento marcato sull'influenza dei Metallica (mi sembra scontato dire che parlo del periodo in cui i signori di Frisco erano ancora una band con i coglioni e non soltanto un manipolo di troie da baraccone) e, in particolare, di Mr. Hetfield per quanto riguarda l'apporto vocale.
Molto piacevole, oltretutto, la lieve inflessione Heavy che serpeggia in "Soldiers Of Tomorrow" (è solamente mio il problema di udito che mi spinge a sentire i WASP nell'introduzione del pezzo?) che, tuttavia, si tramuta presto in un episodio che richiama in maniera inequivocabile l'incedere tipico che è sempre stato il marchio di fabbrica dei Megadeth.
Stiamo però parlando di Thrash, giusto? E allora non possono mancare tracce come "Chaosgeddon" e "The Evil Of A Time To Come" in cui emerge sfrenato l'impianto sonoro del Thrash più ruvido, solidi assalti che in alcuni frangenti non disdegnano di strizzare l'occhio al modo tedesco di intendere il genere e che si distendono bene in fasi arpeggiate e soliste davvero di ottima fattura.
Ciò che più ho apprezzato in questa prova è l'assenza di "frociaggini" moderniste e porcherie similari: qualcuno di voi potrà obbiettare che il revival Thrash è ormai un fenomeno consolidato ma, nonostante non sia una scena che seguo così attivamente, ritengo che qualche buona cosa ne sia uscita con gli anni e, a mio parere, i Perceverance possono essere considerati in questo numero.
"Persistence In Time", per quanto non foriera di originalità, è una piccola prova di passione e, in tutta onestà, credo che chiunque tra voi si diletti spesso con sonorità Thrash almeno una possibilità a questo prodotto nostrano dovrebbe concederla.

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